Di Chiara Bove
È lunedì, è iniziata una nuova settimana, e in casa mia questo corrisponde anche con l’arrivo della "cassetta".
La coincidenza ed il sole splendente di queste mattinate mi mettono sempre di buon umore e vedere che nella consegna della settimana ci sono broccoli e verze mi fa sorridere perché è un ulteriore abbraccio. Penso a quante cose buone, avvolgenti e divertenti potrò cucinare questa settimana!
Trovo che le verdure invernali siano sempre un po’ bistratte per i loro sapori decisi e la pazienza che ci vuole nel prepararli (broccoletti, carciofi e puntarelle -si, sto parlando di voi!), sono però anche il conforto che ci vuole per il corpo e l’anima dopo le un po’ buie e tanto fredde giornate invernali.
Il minestrone già pronto(incluso nella cassetta di questa settimana), è un valido alleato per quei momenti in cui la voglia e la stanchezza mi fanno sorpassare con gli occhi i carciofi. È un riflesso spontaneo, non c’è vero astio nei loro confronti, giuro!
Mi piace trattenere le foglie esterne della lattuga romana, sempre più tenaci e amarognale, per aggiungerle proprio al minestrone o per incrementare il volume di un contorno cotto, che altrimenti sarebbe scarso per la quantità di verdure a cui sono abituata.
Faccio lo stesso con le parti esterne dei finocchi, della verza e le foglie più grandi del cavolo, senza scordare i gambi del carciofo, sarebbe talmente un peccato gettarli, sono puro zucchero.
Ho parlato tanto ma alla fine la prima verdura che ho usato questa settimana sono stati proprio i carciofi. Testimonianza che spesso la gola vince anche sulla pigrizia, e se dobbiamo peccare, meglio farlo per bene.
(Ricetta Vegana)
Lavo il limone ed una volta asciugato per bene tolgo subito la buccia. Ne lascio un la metà per la pasta, il resto la aggiungo alla scatolina nel congelatore dove la conservo, torna utile nei momenti più disparati ve ne parlerò più avanti.
Spremo metà limone in una ciotola di acqua fredda e lascio il resto da parte.
Inizio con recidere il gambo dei carciofi e metterlo nella busta di carta che ho adibito alle aggiunte minestrone (sostenibilità dalla A alla Z, olè). Metto i gambi da parte così come sono, senza pulirli, perché è bello fare un lavoro ed è ancora meglio non farlo due volte.
Pulisco i carciofi e li metto in acqua e limone divisi a metà. Nel frattempo preparo sui fuochi una pentola con acqua per la pasta e una padella con l’olio e uno spicchio d’aglio tagliato a metà.
Tolgo i carciofi dall'acqua con limone e li taglio a pezzi. Li asciugo un po’, prima di aggiungerli in padella.
Unisco le foglie di mentuccia e il ramo alla verdura in padella in modo separato, verso un bicchiere di acqua limonata e copro con un coperchio.
Faccio cuocere molto bene i carciofi ed a questo punto ne frullo due terzi insieme alla buccia di limone, facendo attenzione a rimuovere il ramo di menta. L’aglio e la mentuccia li frullo insieme ai carciofi, perché non esistono carciofi senza mentuccia e aglio, purtroppo è la legge e non l’ho scritta io.
Aggiungo sale e pepe sia alla salsa, che ai carciofi in padella e cuocio la pasta.
A cottura ultimata, salto la pasta con i carciofi e poca salsa. Il resto della salsa lo metto sul piatto, perché fare la scarpetta è una questione che va organizzata fin dal principio.
Buon pranzo a me e a voi, what else?
(Ricetta Gluten Free)
Mondo il broccolo romano mantenendo quelle foglioline carine carine e soprattutto tenere tenere.
Metto a bollire una pentola d’acqua per lessarlo. A me piace mantenerlo croccante per avere diverse consistenze e non ottenere un effetto purea totale.
Metto il merluzzo in una pentola con il coperchio preciso.
Taglio lo zenzero a striscioline, l’aglio a metà e li aggiungo al pesce, con un po' di pepe a gusto.
Verso circa un dito d’acqua in pentola e faccio cuocere mantenendo il coperchio chiuso per tutto il tempo.
Lavo l’arancia, tolgo lo scorza e taglio via il bianco per ottenere dei segmenti puliti. Spremo il succo che rimane in una ciotolina e ne faccio una salsa insieme all’aceto balsamico e all’olio.
Condisco il broccolo con questa salsa in una insalatariera, aggiusto di sale e aggiungo il pesce dopo averlo asciugato su un pezzo di scottex per non annacquare l’insalata -sennò la salsa a parte che l’ho fatta a fare?.
Aggiungo i segmenti di arancia alla fine, solo perché sono l’unica parte fredda e non voglio che freddino gli altri ingredienti.
Sono sicura che l’arancia calda è buonissima, perché se c’è una cosa che ci ha insegnato il vin brulè è proprio questa.
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