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Ricetta Vignarola romana

Questa meravigliosa stagione ci regala delle verdure eccezionali, colorate, profumate, croccanti, saporite da crude come da cotte. Grazie agli amici di Il Mio Orto a Casa Tua questa settimana avevo in casa tutto l'occorrente per preparare una primaverile "Vignarola romana". Tante fresche verdure rese ancor più gustose dal tocco del guanciale! Ma passiamo agli ingredienti così iniziate subito a prepararla insieme a me!

Ingredienti per la vignarola alla Romana:

  • 1/2 cipolla bionda tagliata a fettine;
  • 150gr. di guanciale tagliato a listarelle;
  • 1/2 peperoncino🌶;
  • 2 carciofi capati e tagliati a fettine;
  • 200gr. di fave scafate;
  • 200gr. di pisellini scafati;
  • 1/2 bicchiere di vino bianco;
  • olio evo;
  • sale;

Procedimento:


In un capiente padella antiaderente mettiamo dell'olio evo, la cipolla e il peperoncino. Quando la cipolla sarà dorata, aggiungiamo il guanciale e facciamolo andare fin quando diverrà trasparente. Ora aggiungiamo I carciofi e saliamo. Lasciamo cuocere per circa 4 minuti. Poi uniamo le fave. Facciamo insaporire e aggiungiamo i pisellini. Dopo qualche minuto, bagnamo con il vino. Facciamo evaporare leggermente, abbassiamo la fiamma, mettiamo il coperchio e portiamo a cottura per circa 10 minuti. Le verdure dovranno essere cotte ma croccanti! Ora non ci resta che impiattare e portare in tavola questa prelibatezza tiepida o anche fredda. 
Vi lascio un suggerimento, se ve ne dovesse avanzare un pochino, ma ci credo poco, conditeci la pasta aggiungendo a crudo, prima di impiattare un filo di olio evo!!! Ma che bontà!!!


Buona giornata. 
Ilprofumodellemietradizioni 🧡

Le origini della vignarola romana

Questo piatto tradizionale caro alla cucina romanesca, ha origini contadine non ben identificate. Si pensa che il nome possa derivare o dal nome degli ambulanti che vendevano frutta e verdura nei mercati rionali di un tempo, o dal fatto che tutti i tipi di verdure ddi questo piatto venivano un tempo coltivate tra i filari di vite, e che i vignaioli le raccogliessero fresche appena prima di rientrare dai campi.

In entrambe i casi questo piatto, apparentemente povero, è ricchissimo di sapore e rappresenta il passaggio dall'inverno alla primavera, unisce infatti i sapori invernali dei carciofi con le primizie primaverili.

In origine non prevedeva l'uso del guanciale, proprio per via elle origini umili. Ma il piatto si è evoluto in questa accoppiata vincente ormai cara ai romani.

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