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Possiamo definire un terreno coltivato o un frutteto “sano” quando non vengono utilizzate sostanze nocive, cioè non vi è stato fatto uso di pesticidi, quando viene rispettato il naturale decorso della natura.

In un nostro precedente articolo abbiamo già trattato le differenze tra agricoltura intensiva e le coltivazioni fatte in aziende agricole a carattere locale.

Avendo chiara questa differenza, vorremmo ora approfondire e svelare qualche trucco per provare a riconoscere a colpo d’occhio quali aziende agricole con buona probabilità  coltivano i propri prodotti in modo naturale e genuino. 

Occhio ai dettagli!

La distanza tra piante

Facilmente identificabile già ad impatto visivo, la distanza tra le piante è importante per identificare se il tipo di coltivazione è intensivo o no.

Ad esempio nei frutteti: se alcuni tipi di piante fossero troppo ravvicinati, queste non avrebbero lo spazio sufficiente per trarre dal terreno, dal sole e dall’aria intorno a sé i giusti benefici. Potremmo quindi pensare che queste avranno bisogno di sostanze aggiuntive sia per il proprio nutrimento che per difendersi da insetti nocivi e funghi e batteri.


La presenza di insetti 

Quante volte vi è stato detto da piccoli, magari dai vostri genitori o dai vostri nonni: 

“se c’è il verme è più buona”

Vi assicuriamo che è proprio così, non era un mero espediente per farvi mangiare la frutta! 

Molti insetti non sopravviverebbero in un terreno se fossero utilizzati pesticidi. 

Ad esempio: sulle foglie delle nostre melanzane potreste notare qua e là dei bordi mangiucchiati. Niente paura è la dorifora, uno degli insetti innocuo per l’uomo comune ma un incubo per un agricoltore! Questo animaletto è in grado di riprodursi “abbondantemente” e ha un grande appetito: inizia mangiando le foglie e depone le uova sotto quelle che non mangia. Al loro schiudersi non c’è scampo per le foglie rimaste e la pianta, non facendo più fotosintesi, muore inevitabilmente. Con l’utilizzo dei pesticidi questo animaletto verrebbe spazzato via senza difficoltà ma a discapito della qualità del prodotto. Si può tentare quindi di scacciarlo con prodotti naturali per salvaguardare la pianta. Oppure, come facciamo noi, rimuovendo manualmente uova e esemplari appena notiamo i primi  approdare nel nostro terreno! Questo metodo richiede un monitoraggio costante e molta molta pazienza ma è senza dubbio il più efficace e il più rispettoso per tutta la natura.


Le erbacce

Chiamiamo in nostro aiuto di nuovo la saggezza popolare. 

“Se una pianta infestante decide di vivere qui, non sarà poi tanto male no?”

La presenza di erbacce è sintomo di un terreno sano ed equilibrato, non donano certo un aspetto curato e ordinato, inoltre, se non controllate, rischiano di sottrarre nutrimento alle piante coltivate, ma svolgono anche loro funzioni positive per il terreno.

Ad esempio: forniscono agli insetti buoni, come le api, la giusta biodiversità per far si che essi possano sopravvivere e svolgere il loro ruolo nell’impollinazione.  In quantità controllate aiutano a tenere il terreno fertile. Per quanto riguarda il superfluo invece, una volta fatte seccare, sono un ottimo compost completamente naturale e a zero spese.  Nel nostro caso cerchiamo di tenere sotto controllo la quantità di erbe infestanti senza prodotti chimici, estirpandole manualmente.

Per questo il nostro non sarà mai un orto dall'apparenza perfetta! Si potranno sempre notare sui bordi dei filari e tra le piante erbe spontanee e infestanti in ricrescita, prima del passaggio di zappa seguente!


Dimensioni ed aspetto estetico dei frutti

Bello non significa buono.

Per quanto siamo abituati ad una ricerca di ciò che ci aggrada a livello visivo, molto spesso per riconoscere un frutto, un prodotto della natura, genuino questo non deve essere perfetto.  Al mercato mentre osserviamo tra le cassette dovremmo tenere a mente questa frase:

“troppo perfetto per essere vero”  

Ad esempio. Una cassetta di frutta e verdura sana non sembrerà una natura morta in un dipinto, dove tutti i prodotti sono perfettamente simmetrici, grandi, privi di ammaccature e posizionati ad arte. 

Il cibo genuino non dovrebbe rispettare dei canoni estetici ma solo i propri valori nutrizionali e il modo in cui vengono coltivati.

Il calibro, le imperfezioni della buccia e la forma non indicano il grado di bontà di un frutto!

Questa tendenza a prediligere l'estetica porta a scartare prodotti considerati brutti, favorendo prodotti selezionati, soprattutto nella grande distribuzione, per la loro bellezza ma non per la loro effettiva bontà. Questo implica anche un notevole spreco di prodotti non perfetti che non “passano la selezione” e va a discapito sia delle piccole aziende agricole che del consumatore finale.

Noi dell’azienda “il mio orto a casa tua” abbiamo adottato un metodo anti spreco di cui siamo molto orgogliosi e che va a favorire tutti.  Le nostre “cassette della settimana” ovvero cassette miste di frutta e verdura piene di prodotti che in quella specifica settimana abbiamo raccolto in abbondanza. Una selezione in offerta prima che il prodotto perda la sua freschezza e genuinità. 

Ti sfidiamo a provare una cassetta di frutta e verdura a domicilio in offerta e confrontarla con una standard!

Aiutaci contro lo spreco alimentare e a salvaguardare le piccole imprese come la nostra che credono ancora nella bontà dei prodotti veramente naturali.  

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